Silvio Berlusconi’s Italy: Il ritratto definitivo di un padrino e del suo paese.

Può un libro non di fantasia essere interessante quanto una trama di fantasia che gira le pagine?

Può essere allo stesso tempo la biografia di un magnate, una storia di mafia, una storia di gangster, un thriller politico, un saggio sulla democrazia, una distopia, un’analisi sociologica di una nazione, una scandalosa storia di sesso? Se l’argomento è l’incredibile storia di Silvio Berlusconi e l’Italia, la risposta è sì.

Questo libro, infatti, è un ritratto unico del Padrino d’Italia e anche un quadro dettagliato della società italiana. Si tratta di un tentativo di spiegare al lettore straniero come un presunto magnate dell’imprenditoria e magnate dei media, costantemente in difficoltà con la giustizia e intriso di vizio, abbia avuto la possibilità di diventare il leader politico più popolare, Primo Ministro e padrone assoluto della il paese per almeno vent’anni, un periodo spesso definito nuovo ventennio.

Il tono di quest’opera è spesso satirico: l’Italia che emerge è una nazione a doppia faccia perché la sua ben nota bellezza superficiale – i suoi monumenti, la sua arte, la sua creatività, il suo clima, la sua bellezza naturale, la sua moda, la sua cucina, il amicizia del popolo – nasconde un inferno di fondo fatto di mancanza di rispetto della legge, di corruzione, di mafie e di mala politica.

Penso che l’erosione della democrazia nel ventennio di Berlusconi rappresenti una tendenza del capitalismo moderno, come previsto da diversi scrittori “distopici” a cui ho dedicato un capitolo.