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Dark City
Edizioni Solfanelli, 2013
Alla fine del XXI secolo, Emiliopolis è una delle megalopoli sterminate, oscure e inquinate, che formano il megastato di Euroamerica, sedicente democrazia ipertecnologica basata sul pensiero unico, sulla neo-lingua chiamata High-Tech-English e sul modello sociale americano più conservatore.
La metropoli è minacciata da un imminente attacco terroristico ordito dagli IOUE, gli Emirati Islamici Orientali Uniti, il grande califfato integralista che ha unito tutti gli ex stati musulmani, in permanente conflitto con Euroamerica.
Incaricato di sventare la minaccia è Dick, agente speciale a contratto e scrittore, sulle cui spalle pesa un fardello che ne ha segnato l’esistenza e che lo rende insensibile al rischio. L’indagine lo porta in giro per il mondo, da una parte all’altra dell’unico confine rimasto.
Nel corso dell’indagine Dick si trova coinvolto in un gioco più grande di lui che lo porta a scoprire una serie di realtà inconfessabili del mondo nel quale vive. Egli stesso diventa così una preda e non è più in grado di capire chi siano gli amici e chi i nemici dai quali è costretto a fuggire. Si rende allora conto che l’unica possibilità di sopravvivenza per lui stesso e la sua città è quella di rivelare al mondo il terribile segreto che ha scoperto, in una corsa disperata contro il tempo e contro tutti, nella flebile speranza che la scrittura possa ancora salvare il mondo dall’Apocalisse.
La parte del romanzo più riflessiva e saggistica, relativa alla realtà, risulta molto più coinvolgente anche se il ritmo è inevitabilmente più lento. Gli infiniti riferimenti e richiami alla letteratura di genere (noir e poliziesco, ma non soltanto), al cinema e soprattutto all’arte, alla cultura e alla poesia romantica, così come le analisi religiose, politiche, filosofiche e tutto il mondo che sottende al romanzo, il privato del protagonista, la musica, parte fondamentale e vitale del racconto, sono terreno particolarmente adatto a un lettore colto e coinvolto, interessato e consapevole, attento ai continui spunti di riflessione offerti tanto dalla storia in sé che dall’uso di un registro narrativo mai banale. Una volta entrati nell’atmosfera del romanzo diventa difficile smettere di leggere (M. Montipò, Professione Docente, gennaio 2014).
Recensioni, foto, presentazioni, audio e altri video in Dark City blog
Dark City: Claudio Gavioli e Vittorio Vandelli introducono il romanzo.
Modena, teatro La Tenda, 14 12 2013. Vittorio Vandelli e Luigi Catuogno eseguono Across the Borderline di Ry Cooder. Ermanno Casari legge dal capitolo VI
L’attore Ermanno Casari legge l’incipt. L’autore, assieme ai musicisti Luigi Catuogno e Giuliana Vandelli, esegue ‘The Ballad of Billy the Kid’, dalla colonna sonora del romanzo. Dalla presentazione del libro al Teatro La Tenda, 14 dicembre 2014, condotta dall’autore Claudio Gavioli.
Consorzio Creativio, 22 3 2014. ‘Billy’ live (Vittorio Vandelli, Luigi Catuogno, Alfredo Barbieri, Giuliana Vandelli). L’autore legge un estratto dal capitolo finale
Runaway - Fuga a Venezia
Gennaio 2003
“Me lo sono goduto moltissimo, mi ci voleva in questi tempi grami”
Guido Fink
Omaggio ironico al noir e all’hard-boiled di ambientazione padana e veneziana. La comparsa dell’autore come personaggio minore, - assieme a Guido Fink, “il miglior fabbro” della dedica, a cui viene affidato il compito di ricostruire umoristicamente il background biografico dell’autore, influenza gran parte della narrazione, creando così un gioco di specchi e un intrecciarsi di finzione e realtà.
Finalista del premio di narrativa "Arturo Loria 2003", organizzato dal comune di Carpi. La giuria: Roberto Barbolini, Alberto Bertoni, Michelina Borsari, Stefano Loria, Marco Marchi, Giuseppe Pederiali, Anna Prandi, Antonio Prete
Recensioni:
Il Resto del Carlino, La Gazzetta di Modena
Scrivere o Uccidere
Il caso del detective privato e del critico pubblico

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